Civiltà Jama-Coaque. Stampo per tessuti.

 

 

 

 

 

 

 

 

Civiltà Jama-Coaque.
Stampo con disegni geometrici in bassorilievo. Terracotta arancio-marrone. Epoca 500 a.C.-500 d.C.. Dimensioni: h.cm.24,7, largh.cm.11, spessore cm.3,8.
Provenienza:
Galerie 1492, Parigi (F), 2021.
Expertise:
Yannick Durand, Parigi (F), 2021.
Catalogazione AP/12/2021.

 

 

 

 

 

 

 

 

Nota di Yannick Durand, 2021.

 

L'arte dei tessuti è un'arte importante nelle culture andine. Diverse tecniche sono state utilizzate per la decorazione tessile. Conosciamo il processo Tie-dye che consiste nel fare nodi distanziati e poi immergere il tessuto in un bagno di tintura facendo apparire dei cerchi in negativo (non colorati).
Questo timbro è basato su un'altra tecnica: quella della stampa. Si tratta di immergere il tampone in un bagno colorato e poi timbrare il tessuto. Il motivo lasciato in bassorilievo non è colorato e appare in contrasto.
Di solito si usa più facilmente una sorta di sigillo cilindrico: i timbri sono rotondi e basta far rotolare loro sul tessuto. Questo timbro è molto diverso da quelli che si possono trovare perché è di forma piatta. Una piccola impugnatura ha permesso di tenerlo in mano. I disegni mostrati sono incavati e geometrici. I motivi a volte possono rappresentare disegni leggermente più elaborati o persino animali.

 

 

 

 

Tratto da: "L'America precolombiana. Le Ande. Dalla preistoria agli Incas". 1992.
Danièle Lavallée, Luis Guillermo Lumbreras.

 

La cultura Jama-Coaque, che appartiene al medesimo complesso culturale di Tumaco-La Tolita, occupava la regione litoranea compresa tra la Bahía de Caraquez e il capo San Francisco (Ecuador). Sondaggi e scavi effettuati negli anni Settanta dalla missione archeologica spagnola diretta da José Alcina-Franch hanno permesso di precisare il tipo di insediamento e di definire meglio gli stili della ceramica, che presentano numerosi punti in comune con quello di Tumaco-La Tolita. Forse durante i primi secoli della nostra era esisteva un'unità culturale, se non politica e sociale, dal sud della Colombia fino alla Bahia de Caraquez. Ma alcune differenze sono percepibili: vedi ad esempio lo stile delle figurine stampate, qui più elaborate e ravvivate da decorazioni incise o da impastigliatura. Rappresentano per la maggior parte donne in atteggiamento ieratico e vestite con abiti complicati dai ricchissimi ornamenti. lmmense acconciature sovraccariche di trecce e di fasce prolungano la testa; il naso e le orecchie sono adornati da pesanti anelli e le braccia e le caviglie da voluminosi bracciali. Tra queste figurine, quelle del tipo predominante, Chone, si riconoscono per gli occhi a semicerchio e la bocca rettangolare. Accanto alle statuette, si trovano pezzi più grandi, modellati a mano, che rappresentano personaggi seduti su uno sgabello o con un ginocchio a terra.
Uno di questi, l'Uomo dal poncho verde, è vestito con una grande tunica guarnita, per certi archeologi, di piume, per altri, di piante, e reca sulla testa un`acconciatura complicata anch”essa sovraccarica di piume e di conchiglie. Si tratta di capi oppure di sacerdoti, il cui abbigliamento e la sontuosa parure dovevano imporre rispetto? O di danzatori abbigliati per un rituale il cui significato ci resterà per sempre ignoto? Alcuni personaggi recano maschere dove domina sempre la figura di un felino. Felino che si ritrova anche tra gli ornamenti modellati sui bordi delle giare, nelle acconciature e sui pettorali. A questo proposito bisogna notare che i siti Jama-Coaque ci hanno rivelato, al contrario di La Tolita, pochissimi oggetti di metallo. Ma come testimoniano la sovrabbondanza e le dimensioni dei gioielli rappresentati nella ceramica, il metallo doveva essere evidentemente molto apprezzato.