Civiltà Chancay. Maschera funeraria.

 

 

 

 

Civiltà Chancay. Maschera funeraria.
Maschera funebre in tessuto raffigurante un volto umano. Caratteristico è il naso a becco di uccello che si riscontra anche in quelle di legno. Epoca Periodo Intermedio Recente, 1000-1450 d.C.. Dimensioni della parte incorniciata: cm.53x49. La parte ripiegata è di ca. analoghe dimensioni.
Provenienza:
Mazzoleni Sambonet Arte, Milano (I). 1997.
Expertise:
Valeria Mazzoleni, Milano (I). 1997.
Catalogazione: AP 5/1997.

 

 

 

 

 

 

 

 

I manufatti Chancay più conosciuti sono i tessuti che spaziano da pezzi ricamati a diversi tipi di tessuti decorati con tinte. Una varietà di tecniche, colori e temi furono utilizzati nella realizzazione di tessuti. Usarono una gamma di colori tra cui gialli, marroni, scarlatti, bianchi, blu e verdi. Nel tipo di tessuto utilizzato includevano lana di lama, cotone, chiffon e piume. La loro tecnica prevedeva la trama aperta decorata, il broccato, il ricamo e la pittura. I pennelli furono usati per dipingere disegni antropomorfi, zoomorfi, geometrici e altri disegni creativi direttamente sulle tele.
I Chancay sono noti per la qualità dei loro arazzi dipinti. I disegni tipicamente geometrici includono anche disegni di piante, animali come pesci, gatti, uccelli, scimmie e cani (in particolare il cane peruviano senza peli) così come figure umane. Alcune delle sculture di fibre umane sono elaborate e includono scene come una madre che insegna a sua figlia a tessere su un telaio di supporto. Gli uccelli e le divinità che indossano acconciature a mezzaluna sono una delle caratteristiche decorative più comuni. Produssero una varietà di beni come vestiti, borse e maschere funebri. Fino ad oggi molti tessuti Chancay sopravvivono.
Si ritiene che la loro produzione sia stata piuttosto estesa, a causa delle quantità che sono state conservate. La qualità del materiale tessile sembra essere buona poiché venne realizzato con cura. Le tele o le garze venivano utilizzate principalmente per scopi religiosi e magici. Furono fatti per coprire la testa dei morti sotto forma di copricapo. Secondo le credenze dell'epoca, i fili su questi tessuti dovevano essere fatti girare a forma di "S" in senso antiorario. Questo filo, che aveva un carattere magico, era chiamato "lloque" e, secondo la leggenda, i capi erano infusi di poteri soprannaturali e servivano da protezione nell'aldilà.