Otober 2016. Cinque.

 

 

 

 

Come consuetudine “el mestée del mes” di ottobre è dedicato al genetliaco della principessa della Valcolla, “mestée” multimediale fatto di canzoncine, suoi dipinti, brevi testi e, ovviamente, foto di nonno. A nonno piacerebbe molto metterla in posa, con la luce giusta… ma –come per gli anni precedenti- la principessa prosegue incorruttibile nella sua indisponibilità.
Cosa dire di questi cinque anni. Per nonno una grande gioia e un grande rimpianto: non aver potuto trascorrerli accanto al “bel crapone di nonno” ma essersi dovuto accontentare di saltuarie giornate insieme, dovendo sopportare la profonda tristezza che lo pervade ogni volta che la deve lasciare. Cinque anni e cinque poesie per lei: se vuoi leggerle o rileggerle vai in “Frammenti d’essere” e cercale.

 

 

 

 

 

 

 

 

Verità indiscussa.


Quando il nonno entra dalla porta, la disciplina vola fuori dalla finestra.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La prima notte coi nonni.

 


Paciarotta ha finalmente deciso di dormire una notte senza la mamma. I nonni hanno affittato per una settimana in luglio una casa nel fondovalle di Colla a Origlio e lei si è convinta a stare coi nonni. Organizzatasi a dovere, arriva dai nonni col ciuccio, “Lucilla”(la sua lucina notturna multicolore) e Richetto(il suo polpo di peluche), controlla le due camere da letto e sentenzia senza appello alcuno:
“Io prendo la cameretta con i due letti e dormo col nonno”.
La mattina dopo nonna le dice che, ora che ha dormito senza la mamma, potrebbe anche venire a dormire a Costigliole o a Milano, ma Paciarotta di rimando:
“Sono troppo lontani da mamma. Qui a Origlio siamo a quattro giri di ruote di macchina dalla mamma!!!”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I cartoni.

 


Paciarotta ama tantissimo i cartoni, ma mamma ne ha sempre fatti vedere solo 3 al giorno prima di cena o di andare a nanna; la televisione è proibita, niente rimbambimento sul divano, ma giochi, lavoretti, disegni e via dicendo. Solo quando è malata mamma le concede qualche cartone in più.
Ma nei giorni a Origlio nei quali Paciarotta ha dormito dai nonni, nonna le ha concesso una overdose di cartoni: prima di andare a nanna altro che 3… si è arrivati sino a 12!!!
Una sera, terminata la visione al PC di “Shaun the sheep”, mentre Paciarotta stava andando a lavarsi i denti prima di nanna, inavvertitamente nonno ha fatto ripartire la sigla musicale del cartone.
Bloccatasi immediatamente voltandosi ha cicchettato nonno:
“E no, così mi attiri!!!”
Ed è tornata a vedersi “Shaun the sheep".

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il vecchio giocattolo.

 


Si muove, parla, gli puoi far fare quello che vuoi.
Non ha pile, non ha molla, ma talvolta non fa quello che vorresti facesse.
Sai, ci vuole un po’ di pazienza… il nonno è un vecchio giocattolo, e come tale si inceppa:
un giocattolo a cui però basta guardarti negli occhi per trovare la forza di riavviarsi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Quel cagone di lavoro.

 


Da quest’anno mamma ha cominciato a lavorare. Home working come si dice da qualche tempo, cioè lavora stando a casa. Lavoro di contatti internet e telefonici che hanno portato una minor disponibilità di tempo-gioco verso Paciarotta. Lei ovviamente si è dimostrata non molto concorde con la scelta di mamma, subendo tale tragica situazione.
L’altro giorno, a spasso e in piscina coi nonni, parlava di questa condizione penalizzante e riferendosi al fatto che in una occasione non potè collegarsi con skype o telefonare ai nonni, disse che era stato “per colpa di quel cagone che dà il lavoro a mamma”, concludendo poi con una affermazione perentoria:
“Il lavoro è una cosa orrenda”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La fatina dei ciucci.

 


In Valcolla c’è una fatina che vive nei boschi. Lei passa per ogni paese a ritirare i ciucci ai bambini grandi che ancora lo usano per addormentarsi, lasciando loro in cambio un regalo. Non si sa che strada percorra nel suo girovagare, ma questa volta è passata prima da Insone, poi da Piandera e si sa che dovrà passare da Colla. Di solito lascia il regalo durante la notte proprio sotto un albero scelto dal bimbo, purché il bimbo abbia lasciato sotto quell’albero il suo ultimo ciuccio. E così nella notte avviene lo scambio e da quella notte il ciuccio resta per sempre alla fatina dei ciucci che ne ha una collezione infinita.
Questa è la vera verità che mamma ha raccontato a Paciarotta, che si è dimostrata apertamente in disaccordo sui termini contrattuali, proponendo in alternativa alla consegna del ciuccio sotto l’albero il fatto di poterlo tenere nel comodino di mamma, solo per poterlo guardare ogni tanto con una punta di nostalgia, senza mai più usarlo. Mamma ha fatto da tramite tra Paciarotta e la fatina, ed essendo impossibile anche per una fata resistere a Paciarotta il ciuccio è finito nel comodino. L’albero del bosco dove doveva lasciarsi il ciuccio si è quindi trasformato nel vaso di fiori sul balcone, ben lontano da cervi, martore, tassi barbassi e volpi evitando in tal modo ai fiori di essere mangiati o rovinati.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Suggerimento.

 


Quando tutti hanno detto di no, tu chiedilo al nonno.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nonno è viziato.

 


Quando si va a spasso con nonno, come già sapete, Paciarotta gli si piazza sempre in braccio. Ma non ci deve essere mamma, perché mamma non vuole e sgrida sia lei sia nonno. Usciti di casa, appena fuori dalla vista di mamma, lei si mette davanti a nonno, si blocca e… in braccio!!
L’opinione comune è che sia stato nonno a dare il “vizio” di stare in braccio a Paciarotta, ma nonno ha maturato la convinzione che è esattamente il contrario. Premettendo che nonno non le ha mai dato alcun “vizio” ma ha cercato nel possibile di soddisfare vitali esigenze di bimba, occorre rammentare che più volte, sin da piccolina, lui le ha detto di essere contentissimo di averla in braccio e Paciarotta, da bimba disponibile e sensibile quale è, per farlo felice lo ha sempre fatto. La verità è dunque che Paciarotta “ha viziato” il nonno, ma vallo a spiegare agli altri… I pregiudizi e i luoghi comuni son duri a morire.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il talpone.

 


Ci sono giochi che Paciarotta fa solo con nonno: la valle dei dinosauri con la bimba gigante, il topastro, la parrucchiera(ma solo quando nonno ha i capelli lunghi), il talpone, il folletto maledetto e altri che di volta in volta si inventano.
Nel talpone il nonno è un contadino, il lettone col piumone è l’orto, Paciarotta è il talpone. Il contadino ha diversi orti: quello dei pomodori, quello delle zucchine, quello dell’insalata e altro; quando è l’ora di raccogliere gli ortaggi si reca cantando con la secchia, ma si accorge che nell’orto c’è un cumulo di terra(il piumone sollevato sul letto ove sotto si è nascosa Paciarotta) e c’è un buco nel cumulo. Preoccupato osserva tutto intorno commentando assorto il fatto e, dopo qualche istante, infila timoroso ma deciso una mano nel buco per capire se è la tana di qualche animale e cosa può essere successo.
La tana è molto profonda e a, un certo punto, la mano tasta il corpaccio peloso di un animale. Il nonno viene quasi trascinato nel buco e trattenuto inginocchiato sull’orto a capo chino da questo animale misterioso che poi uscendo dalla sua tana balza addosso a nonno, le sale sul groppone saltando. Il nonno non potendo vedere quale sia l’animale che gli si è avvinghiato sul groppone, chiama aiuto ma nessuno sopraggiunge. Solo dopo qualche momento l’animale scende dalla groppa di nonno e infilandosi sotto il corpo inarcato di nonno gli mostra il faccione: una talpa gigante, un talpone!!
Nonno fugge urlando di paura inseguito dal talpone che lo picchia come un tamburo.

 

 

 

 

 

Luigina è la cuoca regina dell'asilo di Maglio di Colla.