Il bacio.

 

 

 

 

La giornata non era iniziata nel migliore dei modi. Con buona pace di Rostand, dei ghost writers Baci Perugina, della sterminata letteratura "rosa", di Hayez, di Klimt, di riportare in vita Biancanevi, di risvegliare Cenerentole, di trasformare rospi in principi azzurri, il giornale riportava la notizia che la ricerca scientifica stava sempre più dimostrando che il bacio espleta una funzione biologica, adeguando ad essa la tecnica, ove chimica, biochimica, genetica, batteriologia, gestiscono la faccenda, e anche il soddisfacimento, alla grande.
Non solo, ma anche il fatto poi, che dopo il primo bacio ci possa essere un secondo, un terzo, sino all'evento auspicato, pare dipenda dalla "lettura" di un tale fattore MHC o di una congrua trasmissione di testosterone a metabolizzazione rapida da parte della baciata, altrimenti non se ne fa nulla. Praticamente la baciata funge da laboratorio di analisi del baciatore: se i dati esitati sono nei parametri dovuti, il bacio è OK e la storia può continuare.
E noi maschietti che siamo cresciuti convinti dell'arte del baciare, con teorie sul modo, secco,umido, vampirizzato e tempi, con sfibranti allenamenti adolescenziali di movimenti labio-linguali, baciando tazzine di caffè per verificare il giro lingua e lingua a trivella alternati, prove teoriche posturali delle teste (tenere la destra o la sinistra), con il timore assoluto di non essere all'altezza qualora se ne fosse verificata l'occasione.
L'avessimo saputo prima, niente ansia da prestazione, niente preparazioni estenuanti, niente controllo dell'occhio (se rimane a palla non è trasportata, se chiuso si) con eventuale modifica della tecnica in corso d'opera, e via dicendo.
Se poi lei ci era sembrata fredda e poco partecipe, ce ne tornavamo a casa distrutti, in totale crisi esistenziale, notti insonni: paranoie tremende per nulla.
Se invece lei era in brodo di giuggiole ci ritenevamo grandi baciatori, convinti di avere un'arte labio-linguale di eccelso livello: pia illusione.
Sia che fossimo stati degli imbranati o baciatori alla Rodolfo Valentino, il nostro bacio, o meglio il risultato, sarebbe stato identico anche se avessimo baciato a francobollo con posa statica lingua su lingua.
Che tristezza la filematologia: una scienza non al servizio dell'uomo.
  
Calico Jack, 2011