Oscillococcinum.

 

 

 

 

Premessa: non voglio convincere nessuno. Chi non credesse alle mie parole (ed alle leggi della fisica), si procuri un granulo di Oscillococcinum e lo faccia analizzare da un laboratorio di sua fiducia, poi chieda i risultati.
Esistono diversi prodotti in vendita nelle farmacie italiane che dicono di contenere delle sostanze che in realtà non esistono. È uno scoop eccezionale, visto che le regole del commercio vogliono che la confezione indichi esattamente il contenuto di un prodotto in vendita con tanto di dosaggi e quantità, non si può vendere un prodotto se non è esattamente ciò che dice di essere. Non solo: questi prodotti sono venduti come curativi, dicono di poter migliorare o guarire delle malattie. Sono tanti, una lista lunghissima, i consumatori saranno felici di scoprire questo enorme giro commerciale.
Andiamo nel particolare: questi prodotti che nella confezione dichiarano di contenere sostanze e principi attivi che in realtà non contengono, sono solo delle caramelle di zucchero e non contengono niente oltre a questo: non vi è alcuna traccia di altre sostanze elencate nella confezione.
Questa è una sorta di pubblicità progresso, informazione al consumatore, protezione del cittadino e visto il numero spropositato di questi prodotti oggi parlerò di uno di loro svelandone la storia che forse non tutti conoscono, in questo modo i consumatori saranno consapevoli di ciò che trovano sugli scaffali delle farmacie ed eviteranno di comprare caramelle al costo di pepite d'oro anzi, potrebbero decidere di intervenire presso le autorità competenti per mettere fine a questo commercio, quello che hanno fatto negli Stati Uniti.
Il prodotto in questione è l'Oscillococcinum, vendutissimo ed utilizzatissimo da tanti ignari consumatori che pensano di acquistare un medicinale mentre in realtà acquistano piccole palline di zucchero puro. Lo stesso prodotto è quello che ha scatenato la giusta "rivolta" internazionale contro l'azienda che lo produce che in questi giorni ha tenuto banco sul web.
L'Oscillococcinum è un prodotto omeopatico venduto dalla multinazionale francese Boiron che non ha alcuna indicazione medica, nessuna efficacia provata, nessuna spiegazione medica di funzionamento, nessun motivo per cui possa funzionare ma per un curioso quanto misterioso processo è diventato uno dei rimedi più consigliati dai farmacisti e più acquistati dai consumatori quando questi sono in cerca di qualcosa per prevenire o curare l'influenza. La cosa più eclatante è che il suddetto prodotto non contiene alcun principio attivo: è zucchero. Si tratta di palline di zucchero da un grammo. Ribadiamolo: una caramella di zucchero viene venduta come rimedio per l'influenza. E' c'è pure chi giura possa funzionare.
In Italia il prodotto fa furore, in altri paesi qualcuno si è accorto della realtà.
Negli Stati Uniti ad esempio è in corso una class action (ovvero un'azione legale di gruppo) nei confronti dell'industria omeopatica Boiron produttrice delle palline zuccherate e la stessa FDA ha intimato ad un sito web che vendeva vari prodotti per "combattere l'influenza" tra i quali proprio l'Oscillococcinum di sospendere la vendita ed evitare proclami di efficacia di questi prodotti. Lo stesso prodotto è incluso nella lista FDA dei prodotti fraudolenti rispetto alla cura dell'influenza H1N1. La stessa FDA considera l'Oscillococcinum Boiron come "una potenziale significativa minaccia per la salute pubblica" ("is a potentially significant threat to the public health").
In qualità di medico (e di omeopata certificato proprio da Boiron) che fa informazione volevo mettervi quindi al corrente di questa notizia: zucchero e niente altro in uno dei prodotti più venduti in farmacia per l'influenza. Naturalmente in questo caso, uno dei dogmi dell'omeopatia (ogni terapia è altamente personalizzata e prescritta dopo attenta anamnesi) viene evitato con cura: il rimedio è venduto liberamente, è un prodotto da banco (non necessita di ricetta medica) e viene consigliato per mitigare i disturbi dell'influenza (e per prevenirli) senza alcuna indagine su chi lo compra.
Ok, l'affermazione che in quelle palline non c'è che zucchero potrà stupire chi non sa cos'è l'omeopatia, chi già ne conosce i principi si annoierebbe a risentire per l'ennesima volta che un prodotto omeopatico oltre la 12ma diluizione contiene solo eccipiente (quindi acqua o zucchero o amido, le sostanze insomma che compongono il granulo senza alcuna traccia di altri prodotti).
Il fatto che ancora qualcuno si stupisca di questa "rivelazione" la dice lunga su quanto siano informati i consumatori su quello che acquistano, è capitato anche a me infatti di spiegare proprio questo principio (che è alla base dell'omeopatia, non c'è niente dentro) e vedere sguardi increduli, come se stessi delirando. Qualcuno va a cercare notizie e poi conferma con un po' di imbarazzo: "avevi ragione, non ci posso credere...".
Un mio amico si è detto "scioccato" dopo aver capito (incoraggiato da me poi ha approfondito personalmente) le basi dell'omeopatia perché ne aveva un'idea del tutto distorta e la utilizzava per curare i suoi figli che, seguiti da "un bravo omeopata" non avevano più avuto le abituali malattie stagionali, la maggioranza di coloro che usano omeopatia insomma non ha idea di ciò che acquista e per questo mette in dubbio chi gli spiega su cosa si basa la teoria omeopatica tanto da sentire spesso rispondere "ma non è possibile, ne sei sicuro?" quando confermo il mistero dell'omeopatia.
Sì, ne sono sicuro e non perché abbia fatto chissà quale scoperta ma perché chimicamente, fisicamente e merceologicamente, in un granulo (o in una goccia) di prodotto omeopatico (oltre la 12ma diluizione, indicata come 12CH) non c'è nessun principio attivo. Vi vendono acqua, niente altro. Per questo ritengo che sia corretto e doveroso informare i consumatori e chi crede che l'omeopatia possa curare una malattia.
Naturalmente c'è sempre l'amico che è "guarito dall'influenza" con questi granuli di zucchero o quello la cui cugina è uscita sana e salva da un forte e temibile raffreddore, nessuna intenzione di non crederci, piuttosto sono loro che dovrebbero chiedersi come siano "guariti" con delle palline di zucchero.
Questa osservazione infatti non è relativa solo all'Oscillococcinum ma a tutti i rimedi omeopatici venduti per curare le più svariate malattie. Andiamo a fondo allora, vi racconto la vera storia dell'Oscillococcinum, uno dei prodotti più venduti per "prevenire" o "guarire" l'influenza.
Nel 1925 il francese Joseph Roy si esercitava al microscopio. Durante una delle sue osservazioni (Roy stava studiando il sangue di pazienti con l'influenza) si accorse che tra i batteri e gli oggetti che osservava sotto la lente, c'erano dei piccoli corpuscoli sferici che si muovevano. Erano bolle d'aria (conseguenza tipica di un'errata preparazione dei vetrini da osservazione microscopica) ma il medico preso dall'entusiasmo scambiò quelle sfere in movimento per batteri sconosciuti. Coniò così il termine "Oscillococcinum" che più o meno significa "sfere che oscillano".
Passò così all'osservazione di altri preparati, sangue di altri malati, materiale infetto, residui di interventi chirurgici ed in tutti (guardacaso) notò la presenza di quelle strane sfere trasparenti che "galleggiavano" ed apparivano nel sangue di malati di ogni tipo: qualsiasi fosse la malattia, quelle palline erano lì. La conclusione fu immediata: la causa di tutte le malattie era proprio quella, il batterio Oscillococcinum. Roy continuò a guardare le bolle d'aria e scambiarle per batteri in un'infinità di osservazioni, persino nei tumori e negli organi sani, fino a quando le osservò nel fegato di una specie di anatra.
Il medico francese fece alcuni esperimenti nel tentativo di somministrare dei vaccini a base di quel batterio per curare molte malattie ma tutti i suoi tentativi furono infruttuosi. Roy era in parte giustificabile: gli albori della biologia, la scarsa conoscenza della strumentazione, la mancanza di esperienza gli fecero trarre una conclusione piuttosto affrettata. In realtà quel batterio non esisteva e con il tempo si affinarono le tecniche microscopiche e così le bolle d'aria scomparvero per sempre (in realtà anche oggi se si prepara "male" un vetrino è possibile osservarle).
Al medico francese non restava che scegliere da dove "estrarre" i suoi batteri immaginari per preparare un "siero curativo". Scelse in maniera arbitraria di concentrarsi su un tipo di anatra e pensò di sfruttare il fegato ed il cuore dell'animale. Perché questa scelta? Perché in quegli anni il cuore ed il fegato erano "il centro" della vita e di tutti i problemi di salute, il cuore era il centro dell'essere umano, il fegato "modificava" le energie vitali, un'idea primitiva che fu sorpassata dopo alcuni anni.
Naturalmente questo estratto non servì mai a curare nulla ma l'idea fu afferrata al volo da qualcuno. Fu proprio l'industria omeopatica francese Boiron che pensò di usare l'idea (sbagliata) di Roy creando un prodotto ufficialmente derivato dal fegato e dal cuore di anatra.
Prese una goccia di filtrato di fegato e cuore d'anatra alla 200K (si chiama diluizione korsakoviana ed è ancora più magica, qualche volta vi racconterò come si ottiene, di quella classica e più utilizzata dagli omeopati, l'hahnemaniana indicata con la sigla H); 200K significa che la prima goccia è stata diluita ulteriormente 200 volte, alla fine quindi il principio attivo di questo prodotto (gli estratti degli organi del volatile) non esiste più.
Dopo tutte le diluizioni ed il rito della succussione (ad ogni diluizione deve corrispondere lo scuotimento del recipiente), l'acqua ottenuta si spruzza in un granulo di zucchero. Tutto qui. Il prodotto viene venduto in confezioni che contengono un numero variabile di granuli. Qualsiasi analisi chimica e fisica di queste pastiglie confermerà naturalmente che nelle caramelline non c'è altro che zucchero.
Il prodotto è tra i più venduti e richiesti per "prevenire" o "guarire" dall'influenza ed è chiaro che una cura a base di palline di zucchero non ha alcuna possibilità di guarire l'influenza (e nessun'altra malattia) e sarebbe curioso sapere quante persone tra quelle che utilizzano queste pastiglie sappiano esattamente ciò che hanno acquistato.
Poco importerebbero a questo punto gli studi scientifici, ma quelli che esistono naturalmente parlano chiaro, l'Oscillococcinum non serve a prevenire o guarire dall'influenza. I pochi studi che sembrano mostrare qualche effetto sono scarsi in metodo, con campioni poco rappresentativi e non hanno grossa significatività. La revisione di sette studi sull'Oscillococinum effettuata dalla Cochrane (un ente indipendente che rivede i lavori scientifici che riguardano un certo argomento per trarne ulteriori conclusioni) conferma che non vi è alcun motivo per ritenere preventivo il prodotto (chi lo assumeva si ammalava lo stesso come chi non lo faceva) o "curativo" l'Oscillococcinum (i pochi studi che sembravano mostrare qualche risultato parlavano di miglioramento dei sintomi di pochissime ore rispetto a chi prendeva altri prodotti, non "guariva" nessuno).
A questo punto è chiaro che sta ad ognuno di noi concludere se convenga o meno acquistare questo prodotto dei miracoli. Un medicinale basato su principi errati, che non contiene nessun principio attivo, che si chiama con il nome di un batterio che non esiste e che non cura nessuna malattia: andiamo bene...
Ma per la legge italiana in realtà la Boiron non può sostenere (ed infatti non lo fa, ufficialmente, nella confezione non troverete mai "prodotto contro l'influenza") che queste caramelle possano migliorare i sintomi dell'influenza e così tutto il mercato del prodotto si basa sul passaparola, sul consiglio dell'amica, su quello del farmacista. 
 
Medbunker, 2011